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Organizzare un Matrimonio Economico, ma Chic!

Saranno i tempi di crisi, ma spesso accade che il primo approccio all’idea di organizzare un matrimonio in modo impeccabile sia: quanto mi costa la wedding planner? Cioè prima ancora di conoscere i servizi offerti o la loro articolazione, la convinzione diffusa è che sia più economico organizzare un matrimonio fai da te. E quando poi accade che il risultato non sia all’altezza delle aspettative (perché immancabilmente accade, credetemi!), mi verrebbe da dire come quella vecchia pubblicità: “ahi ahi ahi!”

 

Innanzi tutto capiamoci sul significato di “matrimonio economico”: la parsimonia in economia non è avarizia, è dare il giusto valore al denaro, che va rispettato e non sperperato. Sappiate che un matrimonio low cost può rivelarsi assai più impegnativo delle aspettative per chi non sa come ottimizzare tempi e costi! Perché il punto è che solo avvalendosi dell’esperienza di una wedding planner esperta ci si muove con consapevolezza tra proposte dei fornitori, desideri personali e necessità dell’ultimo minuto. E anche qui fate attenzione: diventare wedding planner è possibile per chiunque, gestire quest’attività per molti anni con un’ottima reputazione è per i veri professionisti dell’organizzazione e design eventi.

 

Wedding planner e matrimonio low cost:

non è una contraddizione in termini!

 

Ottimizzare tempi vuol dire risparmiare inutili visite di location in location per matrimoni, evitare discutibili pacchetti “tutto compreso” che vi propineranno cibo pessimo e fotografi improvvisati, per non parlare dei pellegrinaggi tra boutique ed ateliers che vi consiglieranno sempre ciò che a loro farà comodo che acquistiate. E poi sono molte le voci di costo per confetti, bomboniere e quant’altro che si possono intelligentemente gestire con un budget rigoroso. Basta avere accanto una wedding planner molto creativa che conosca il mondo del wedding da anni! 

 

Soprattutto ricordate che un conto è risparmiare un conto è essere cheap: economico non vuol dire per forza scadente, di poco valore, vuol dire far fruttare l’esperienza dei professionisti come chi fa il mio mestiere per sapere a chi rivolgersi, e avere idee e suggerimenti preziosi. Inoltre chi l’ha detto che le nozze economiche siano banali: una wedding planner può riuscire ad organizzare un matrimonio economico e originale semplicemente elaborando idee molto innovative per il design della cerimonia o del ricevimento di nozze. Ad esempio declinando il matrimonio all’aperto, magari in stile shabby-chic oppure vintage (addirittura si potrebbe scegliere un abito da sposa anni ’20 di seconda mano!), con romantici oggetti antichi disseminati qua e là nella campagna e scampoli di tessuto della nonna.

 

Un matrimonio economico ma bello, insomma, magari con fiori di stagione perché costano assai meno (lo sapevi?), non troppi invitati (in fondo i più intimi non superano mai i 50!) e, ancora, bomboniere solidali e un semplice rinfresco in riva al mare con la musica di quell’orchestrina jazz, giovane ma portentosa. Insomma, la sobrietà è “una manifestazione di intelligenza e di autonomia di pensiero” (M. Pallante) e con i giusti consigli tutti possiamo avere un matrimonio da favola! ;)

 

Parliamone assieme…

 

Il Boss delle Cerimonie, parliamone

Mai come questa volta avrei preferito tacere e guardare altrove, occupandomi solo di ciò che amo. Considerando però le polemiche che ha sollevato, con prese di posizione e finanche petizioni in nome del buon gusto, devo proprio dire la mia su Il Boss delle Cerimonie di Real Time. Articoli e analisi fioccano dappertutto e molti, a dire il vero, sembrano strumentalizzare il caso televisivo del momento per mettere alla berlina i matrimoni del Sud Italia, come se gli eccessi de “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate fossero la cifra di un intero "mondo meridionale".

Da wedding planner, voglio innanzi tutto chiarire a chi in mala fede parla di "matrimonio napoletano" che esiste tutto un mondo di eventi di classe, a Napoli come a Milano, talmente sobrio e raffinato da non essere probabilmente adatto alle trasmissioni televisive. Allo stesso modo, esiste un mondo di eventi che corre pericolosamente sul filo del trash cui viene data ampia risonanza in TV, anche senza arrivare agli eccessi de La Sonrisa: un mondo sicuramente più noioso e parvenu di un matrimonio da Don Antonio.    

 

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Il Boss delle Cerimonie, trionfo del Kitsch

 

Detto questo, allontaniamoci dai fraintendimenti: a ben guardare le balere del Bel Paese e certe trasmissioni nazionalpopolari, l’eccesso kitsch non è certo prerogativa dei “latini”. E poi, dal momento che si parla a sproposito del trionfo del Kitsch, chiariamo un concetto: il Kitsch, ovvero il cattivo gusto, si caratterizza per la mancanza di creatività ed originalità nella rappresentazione estetica di un’idea. Il kitsch in altre parole adopera semplicemente stilemi stereotipati, banali, sentimentali e superficiali: la classica gondola di plastica, souvenir di Venezia, rende bene l’idea. Il kitsch elabora teatralmente un luogo comune tanto vuoto quanto sciocco. 

 

I matrimoni opulenti de La Sonrisa sono la quintessenza del kitsch nel senso di una ripetizione stanca e assai poco creativa di scelte che, compiute altrove e in altro modo, potrebbero anche essere plausibili. Una carrozza, un abito principesco, un banchetto sontuoso, un corredo floreale fastoso non sono kitsch se al centro dell’evento ci sono William e Kate: lo diventano quando la goffa simulazione di una falsa regalità produce un effetto stridente. Altrimenti dovremmo pensare che le scenografie teatrali di Preston Bailey, wedding planner guru, siano ugualmente eccessive e prive di stile. 

 

Professione Wedding Planner?

 

La sollecitudine di Antonio Polesi e della sua famiglia, titolare del complesso “La Sonrisa”, nel voler soddisfare le richieste dei clienti è, in fin dei conti, commovente perché cerca di tramutare la gassosa non solo in vino ma addirittura in champagne. L’evento realizzato dal Boss delle Cerimonie, matrimonio, comunione o compleanno che sia, ci fa l’effetto triste di una stucchevole farsa perché non è creativo ma seriale, e perché pretende di coprire col belletto una pochezza materiale e culturale innegabile. Ricoprire di fiori ogni spazio, dare una patina dorata al nulla, alla totale mancanza di cultura, creatività, progettualità non può avere altro esito che il trash, forse inconsapevole ma inevitabile. Ma certo, ognuno immagina a modo suo cosa significhi organizzare un matrimonio.

 

Ma, diciamoci la verità, quanti sono gli eventi di cattivo gusto che ci capita di vedere al di fuori de La Sonrisa? Quanti design di eventi non sono che mere repliche di un’unica idea, ormai vecchia di anni e stancamente trascinata, adattata, con esiti risibili? 

 

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