Siamo quasi a Natale, una ricorrenza cristiana molto speciale perché ci parla teneramente di pace e fratellanza universale. Un momento magico in cui tutti rivolgiamo lo sguardo alle culture di altri popoli o di altri Paesi, riconoscendone lo stesso fondo di verità: l’amore. Divertiamoci, allora, a fare un viaggio intorno al mondo per scoprire tradizioni matrimoniali lontane, eppure vicinissime: perché il sogno di ogni coppia d’innamorati resta ovunque quello di condividere la magia dell’amore nel giorno più bello della propria vita insieme.
Partiamo dal capo opposto del mappamondo, dove è estate quando qui è inverno…
Matrimonio in Sud America
In America Latina le nozze sono celebrate generalmente secondo usi cattolici ma, tra le curiosità più interessanti, troviamo spose vestite di bianco, di rosa o di rosso a seconda del Paese d’origine, e una presenza diffusa nei festeggiamenti del cioccolato, impiegato dai tempi dei Maya nei riti sacri per le sue qualità afrodisiache. In Argentina la sposa indossa un abito bianco ma, secondo la tradizione, sempre una sottoveste blu. In Colombia i festeggiamenti sono generalmente organizzati in una tipica hacienda e prevedono un festoso corteo degli invitati dalla chiesa al ricevimento. In Cile il pisco (un’acquavite ricercata) non manca mai e in Venezuela è considerato di buon augurio che gli sposi si allontanino dai festeggiamenti senza essere visti.
Nozze in Australia
Nel piccolo continente circondato dall'Oceano Indiano ci si sposa abbastanza giovani perché chi ha compiuto da poco 18 anni può beneficiare di un assegno statale pari a 1000 euro, per rendersi indipendente e cercare lavoro. Il rito è generalmente civile, cristiano cattolico o protestante, a seconda della comunità di origine e i festeggiamenti sono preferibilmente all’aria aperta. Le diverse usanze risentono delle tradizioni culturali e religiose delle famiglie coinvolte e danno origine a un meltin’pot molto tollerante.
Sposarsi negli U.S.A
A seconda del culto e della comunità di appartenenza, il matrimonio negli Stati Uniti può essere celebrato davanti al Giudice di Pace, al Sacerdote cattolico, al Pastore protestante o al Rabbino. Sono sempre previsti numerosi testimoni guidati dal best man per lo sposo e dalla maid of honor per la sposa. Prima del matrimonio, non può mancare un bridal shower (o un bachlorette party) per la sposa, e un bachelor party per lo sposo, rispettivamente l’addio al nubilato e al celibato. La sera prima del matrimonio, la coppia organizza la rehearsal dinner, una cena a cui gli sposi invitano testimoni, amici e parenti più intimi per i brindisi e i discorsi ufficiali di rito. Tra le curiosità non si può non citare Las Vegas, dove in poco tempo si possono stipulare contratti matrimoniali con poche formalità e validissimi all’estero, e il rito da film delle isole Hawaii, in cui ghirlande di fiori per gli sposi e gli invitati invocano le divinità della fecondità.
Usanze matrimoniali in Giappone
Nel paese del Sol Levante esiste il concetto di tekireiki (età giusta, adatta) e si affronta il grande passo in modo assai pragmatico: le donne che hanno superato i 25 anni per incontrare il compagno della vita compilano una scheda con ogni tipo di informazione che le riguarda e la distribuiscono tra amici, colleghi e agenzie matrimoniali. Il matrimonio è sostanzialmente civile, ma può essere accompagnato da un rito buddista, shintōista o cristiano. Il rito shintoista comincia con la lunga vestizione in sale separate della sposa e dello sposo, circondati dai rispettivi parenti e amici, tra cui coppie già sposate che fungono da padrini. Durante i festeggiamenti gli sposi passano dal kimono rituale agli abiti occidentali. Spesso presente negli allestimenti delle nozze, la gru è un simbolo matrimoniale di buon auspicio, perché significa longevità e fedeltà: secondo la tradizione, se la futura sposa piega 1000 gru di carta prima delle nozze, il suo sarà un matrimonio felice.
Sposi in Cina
Tradizionalmente il rosso è il colore dell’abito da sposa, ma è sempre più frequente vestirsi all’occidentale, cioè di bianco. Di rosso, invece, è decorata la sala, con fiocchi, fiori (soprattutto gigli e rose) e ideogrammi. In Vietnam, invece, domina il colore rosso perché il bianco è simbolo di lutto. Per saperne di più... leggi le usanze del matrimonio secondo il rito cinese
Matrimonio in Mongolia
In questo immenso stato dell'Asia Centrale, le nozze in caso di pioggia vengono rimandate, poiché di cattivo auspicio. La cerimonia nuziale tradizionale comincia con l’arrivo a cavallo dello sposo, con il suo seguito, alla yurta della sposa. Il matrimonio entra nel vivo con un ricco banchetto nel corso del quale si danza e si canta, secondo un rito detto “Domanda e Risposta”. Al termine dei canti e delle danze, le amiche della sposa la salutano commosse, strette da un unico nastro, e lo sposo regala alla sposa 3 bauli: uno per la biancheria, uno per il cibo e uno per contenere un ombrello simbolo di protezione.
Nozze in Afghanistan e in Iran
Nell'antico Afghanistan gli sposi vengono avvolti in una sciarpa, segno di indissolubilità, e vengono coperti di petali di fiori: gli uomini e le donne partecipano alla cerimonia separatamente. In Iran la poligamia è legale e generalmente i matrimoni sono combinati dalle famiglie. Ad un certo punto della cerimonia, viene alzato uno specchio davanti agli sposi, perché si vedano simbolicamente per la prima volta dopo il sì. Malgrado il rito sia islamico, è spesso presente un amuleto per scacciare gli spiriti maligni.
Sposarsi in Africa
Nell'immenso continente africano i matrimoni sono celebrati secondo riti tradizionali estremamente diversi, che legano usanze ancestrali ai culti cristiano o musulmano. Diffusa ovunque è l’usanza del “dono simbolico”, offerto al padre o al parente più anziano della comunità della sposa in cambio della concessione della donna: questo “prezzo” va considerato come parte del contratto sociale, legale ed economico che tutela entrambi i nuclei coinvolti, anche in caso di separazione. Allo stesso modo, ovunque in Africa il matrimonio è un’unione profonda, che va oltre l’aspetto sessuale: la famiglia tradizionale è quella estesa, dove coesistono tre o quattro generazioni e “ognuno è custode di suo fratello”.