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Dolci acque

La calma imperturbabile dei laghi italiani e la raffinatezza delle residenze patrizie più esclusive, per nozze di classe immerse in paesaggi da acquerello.

L'abito da ...sposo!

  • Pubblicato in Bon ton

Ammettiamolo, lo sposo è sempre un po’ bistrattato, messo in ombra dal bianco radioso che avvolge la sposa. Ma non è mica vero che i maschietti amano l’understatement, il basso profilo. Assai spesso mi è capitato che proprio il più insospettabile degli uomini abbia richiesto consigli per una mise un po’ stravagante o molto glamour da esibire il giorno delle nozze, e posso dire che insieme siamo riusciti, con reciproca soddisfazione, a centrare l’obiettivo. L’importante, in fatto di stile, è aver ben chiare le regole fondamentali per poterle discutere, aggiornare o accettare con consapevolezza e personalità.

Com’è noto, gli elementi imprescindibili per operare una scelta appropriata sono sicuramente il tono della cerimonia, il luogo dell’evento e l’orario. Ad esempio, il solenne tight o il meno formale mezzo tight non dovrebbero assolutamente essere indossati dopo le quattro di pomeriggio: dopo quell’ora le uniche code ammesse sono quelle del frac. Ebbene, lancio una provocazione: tutto il mondo del bon ton legato alle nozze inorridisce all’idea dello smoking per il giorno più importante, ma se lo sposo ci si sente “tagliato” perché negarglielo? Naturalmente sarà scelto un capo studiatamente rivisitato e sufficientemente ironico per dichiarare apertamente l’eresia, ma insomma non rinunceremo di certo a “giocare”.

Insomma, l’unica regola per lo sposo è armonizzare il proprio desiderio di farsi notare con il ruolo indiscutibilmente centrale dell’abito da sposa: essere al centro della scena ma con discrezione e gusto, senza eccessi di protagonismo ma senza neppure mortificarsi.

A chi vuole osare senza rischiare suggerisco un espediente furbo: focalizzate l'attenzione sulla scelta della cravatta e, soprattutto, del nodo memorabile da portare. Eccetto il tight, infatti, che va indossato con il plastron, (una cravatta larga annodata o fermata da spilla gioiello), il nodo potrà essere sontuoso come l'Eldredge o il Trinity, discreto come il Windsor o il Churchill, doppio oppure semplice, Scappino o Piccolo… non c’è che l’imbarazzo della scelta e della sapiente esecuzione, purché naturalmente il nodo sia proporzionato all’abito e alla struttura fisica di chi lo porta. 

 

 

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Wedding fashion: le tendenze 2014

Il 2013 sarà ricordato come l’anno in cui siamo tornate alle perle della nonna, alle clutch sbrilluccicanti e ai capelli alla garçonne in stile Grande Gatsby, l’anno in cui abbiamo declinato il verde in tutte le sfumature possibili dall’emerald al mint e, dulcis in fundo, l’anno in cui abbiamo ricoperto torte e pasticcini di pizzi e merletti più della sposa stessa. Ma, vi chiederete, quali saranno le tendenze wedding per il 2014? La risposta è semplice, quelle che la divina Kate aveva già intuito per il proprio matrimonio nel 2011.

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