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Cartoline mediterranee

Atmosfere luminose e scorci magici profumati di agrumi e zagare, per il più inebriante dei giorni. 

L'abito da ...sposo!

Ammettiamolo, lo sposo è sempre un po’ bistrattato, messo in ombra dal bianco radioso che avvolge la sposa. Ma non è mica vero che i maschietti amano l’understatement, il basso profilo. Assai spesso mi è capitato che proprio il più insospettabile degli uomini abbia richiesto consigli per una mise un po’ stravagante o molto glamour da esibire il giorno delle nozze, e posso dire che insieme siamo riusciti, con reciproca soddisfazione, a centrare l’obiettivo. L’importante, in fatto di stile, è aver ben chiare le regole fondamentali per poterle discutere, aggiornare o accettare con consapevolezza e personalità.

Com’è noto, gli elementi imprescindibili per operare una scelta appropriata sono sicuramente il tono della cerimonia, il luogo dell’evento e l’orario. Ad esempio, il solenne tight o il meno formale mezzo tight non dovrebbero assolutamente essere indossati dopo le quattro di pomeriggio: dopo quell’ora le uniche code ammesse sono quelle del frac. Ebbene, lancio una provocazione: tutto il mondo del bon ton legato alle nozze inorridisce all’idea dello smoking per il giorno più importante, ma se lo sposo ci si sente “tagliato” perché negarglielo? Naturalmente sarà scelto un capo studiatamente rivisitato e sufficientemente ironico per dichiarare apertamente l’eresia, ma insomma non rinunceremo di certo a “giocare”.

Insomma, l’unica regola per lo sposo è armonizzare il proprio desiderio di farsi notare con il ruolo indiscutibilmente centrale dell’abito da sposa: essere al centro della scena ma con discrezione e gusto, senza eccessi di protagonismo ma senza neppure mortificarsi.

A chi vuole osare senza rischiare suggerisco un espediente furbo: focalizzate l'attenzione sulla scelta della cravatta e, soprattutto, del nodo memorabile da portare. Eccetto il tight, infatti, che va indossato con il plastron, (una cravatta larga annodata o fermata da spilla gioiello), il nodo potrà essere sontuoso come l'Eldredge o il Trinity, discreto come il Windsor o il Churchill, doppio oppure semplice, Scappino o Piccolo… non c’è che l’imbarazzo della scelta e della sapiente esecuzione, purché naturalmente il nodo sia proporzionato all’abito e alla struttura fisica di chi lo porta. 

 

 

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